Negli articoli precedenti abbiamo visto come è strutturata una campagna e i suoi livelli:
- Campagna, in cui decidiamo gli obiettivi principali e che contiene i nostri adset.
- Adset, livello in cui scegliamo il target da andare a colpire e gli eventi di ottimizzazione rispetto agli obiettivi che abbiamo scelto a livello di campagna e che contengono gli annunci da fare vedere a queste persone.
- Inserzioni, gli annunci che sono all’interno di ogni singolo adset.
In che cosa consiste quindi la scelta tra una CBO e una ABO?
La scelta consiste nel decidere se il budget deve essere gestito dalla campagna (CBO) o se è preferibile che venga gestito a livello dei singoli adset (ABO).
Perchè scegliere l’uno o l’altro
ABO
Se scegliamo la gestione del budget in ABO, quindi al livello dei singoli adset, abbiamo la possibilità di controllare meglio lo spending dei singoli adset e quindi dei singoli target che abbiamo scelto. Questo ci consente di fare campagne di test con l’obiettivo di capire cosa funziona meglio.
Se per esempio voglio testare quale target risponde meglio ai miei annunci, posso creare una campagna ABO con due adset contenenti due target diversi e allocandoci lo stesso identico budget. In questo modo riuscirò a capire su quale pubblico puntare.
Stesso discorso si può fare per testare le creatività, il procedimento non cambia. Magari in questo caso i due adset hanno esattamente lo stesso pubblico ma creative diversi al suo interno, in questo modo ho la possibilità di testare nel modo più oggettivo possibile quale messaggio, angolo o formato funziona meglio con il pubblico di riferimento.
Insomma, la ABO permette un controllo della spesa che consente all’inserzionista di testare e capire cosa funziona e cosa no. Di contro non permette di sfruttare al massimo il Machine Learning di Facebook.
CBO
In una campagna CBO invece il budget viene gestito dall’alto, dalla campagna stessa. Questo permette all’algoritmo di decidere dove conviene allocare il budget a seconda dei possibili risultati, andando a diminuire la CPA. In questo caso andiamo a sfruttare a pieno il Machine Learning di Facebook, ottimizzare i risultati e diminuire i nostri errori. Di contro diventa più complesso andare ad avere maggiore controllo sullo spending dei singoli adset, portando ad una maggiore complessità di impostazione generale.
In poche parole la CBO distribuirà il budget tra i vari target secondo una visione complessiva degli utenti e dei loro comportamenti all’interno di tutti gli adset della campagna e lo farà mandando più impressione ai target che potrebbero mandare più risultati, ottimizzando la delivery di giorno in giorno stabilizzando i risultati.
Considerazioni
Non esiste una impostazione migliore o peggiore, esiste un impostazione più utile a seconda degli obiettivi da raggiungere.
Le CBO solitamente per stabilizzarsi impiegano più tempo e lo fanno solitamente solo quando le creatività sono performanti.
Solitamente è meglio partire con ABO per trovare ciò che funziona e una volta ottenute le creative vincenti tra tutte quelle testate, si può passare alla CBO in modo che sia l’algoritmo a decidere a quale pubblico farle vedere di più o meno.
Quando lavoriamo in CBO dobbiamo avere pazienza e lasciarla attiva fino a quando non sarà terminato l’apprendimento. Solitamente possono volerci anche delle settimane, quindi valutate bene quando utilizzarla e quando no. Inoltre bisogna stare attenti ad aumentare il budget per non destabilizzare le prestazione. È sempre meglio non aumentare il budget di più del 20% ogni giorno, io consiglio di aumentare del 12,5/15% al giorno e non a giorni consecutivi.